LA MAFIA SI FA IMPRENDITRICE 

Operazione della Guardia di Finanza a Palermo. Tra le persone finite nel mirino della DDA Giuseppe Calvaruso, ritenuto il reggente della famiglia di Pagliarelli. Gli indagati gli avrebbero consentito di infiltrarsi in una serie di attività commerciali attraverso una impresa edile che sarebbe stata realizzata ad hoc per gestire una serie di ristrutturazioni nella catena di importanti marchi. Con l’operazione Sottoveste i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Dda, nei confronti di 7 persone, di cui 2 in carcere, 2 ai domiciliari e 3 destinatari della misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali per un anno. Sono accusati, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare cosa nostra. Gli indagati avrebbero sostenuto la ripresa delle attività economiche di Giuseppe Calvaruso appena uscito dal carcere affidati importanti lavori di ristrutturazioni, procurando contatti con soggetti di rilievo del mondo imprenditoriale; assumendo familiari dello stesso Calvaruso, Mentre era in carcere Calvaruso ed il suo entourage familiare avrebbero anche ricevuto denaro ed altre forme di supporto economico. Tutte condotte che avrebbero permesso di rafforzare il potere dell’uomo d’onore sul territorio, consentendo di conseguire notevoli guadagni da utilizzare per le finalità proprie dell’organizzazione mafiosa, prima fra tutte l’assistenza alle famiglie dei detenuti, condizione imprescindibile per la sopravvivenza stessa di Cosa Nostra. Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di 5 società nel settore della vendita al dettaglio di capi d’abbigliamento, intimo ed accessori e dei relativi 13 punti vendita con sede a Palermo, Cefalù e Favignana, oltre a un’autovettura nella disponibilità degli indagati, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.