Tradizione, attaccamento al corpo, orgoglio, radicamento nei valori della specialità e nelle sue peculiarità, anche formali: dalla corsa, alla fanfara, dal cappello piumato al fez e poi riposo e presentat’arm con posture del tutto diverse da quelle di altri reparti, la vocazione all’addestramento ginnico.

Ed ancora il legame con le associazioni d’arma e combattentistiche, i grandi episodi storici dalla fondazione della specialità ad opera del capitano Alessandro La Marmora il 18 giugno 1836, durante il risorgimento, alle grandi battaglie di Castelfidardo, Magenta, Palestro, San Martino, la presa di Roma e porta Pia.

Ed ancora, la guerra di Crimea, il periodo coloniale, la prima guerra mondiale con le sue trincee e il secondo conflitto mondiale. Una storia ricca di pagine di ordinario eroismo ed eccezionale quotidianità che sono state riassunte nel breve ma sentito intervento del comandante del “Magnifico” 6° reggimento Bersaglieri Colonnello Alberto Nola.

L’unità, schierata per gli onori alla bandiera di guerra, è costituita dalla Compagnia Comando e Supporto Logistico “Grifo”, dal 6º battaglione bersaglieri “Palestro” (articolato in 4 compagnie): 3 compagnie di fucilieri “Indomita”, Vittoriosa”, “Ardita” e dalla Compagnia Supporto alla Manovra “Fiera”. La Bandiera di Guerra del 6° reggimento è decorata di un Ordine Militare d’Italia, due Medaglie d’Oro al Valor Militare, una d’Argento al Valore dell’Esercito e quattro di Bronzo al Valor Militare.

Il reparto ha reso omaggio alla città di Trapani che 30 anni fa ha accolto i bersaglieri nell’ambito di una riorganizzazione e un rischieramento di reparti dell’esercito italiano. Trenta anni nel corso dei quali i bersaglieri sono entrati prepotentemente a passo di corsa nel cuore dei trapanesi.

Era infatti l’11 maggio del 1992 quando la bandiera di guerra del 23° battaglione bersaglieri “Castel di Borgo” lasciava la sede di Tauriano di Spilimbergo (PN) per giungere nella città di Trapani, alle dipendenze della Brigata “Aosta”. Pochi mesi dopo, il 2 settembre dello stesso anno, in seguito al ritorno al sistema reggimentale adottato dalla Forza Armata venne ricostituito il 12° reggimento bersaglieri, nel cui organico confluì il 23° battaglione “Castel di Borgo”. Infine, il 15 aprile 2005, a seguito di una ulteriore ristrutturazione dell’Esercito, il 12° reggimento bersaglieri venne soppresso e avvicendato, nella stessa sede, dall’attuale 6° reggimento bersaglieri.

Il comandante di reggimento, colonnello Alberto Nola, durante il suo intervento ha ringraziato il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, “per la vicinanza dimostrata dalla città ai fanti piumati che in questi anni si sono avvicendati, sempre al servizio delle istituzioni e della comunità locale. Un avvicendamento che a volte ha coinvolto anche bersaglieri appartenenti ad uno stesso nucleo familiare. Padri che nel tempo hanno tramandato ai propri figli la storia, le tradizioni e i valori della specialità dei bersaglieri”.

Per l’occasione è stata allestita, all’interno dei saloni reggimentali, anche una mostra fotografica dedicata alle due unità (12° e 6° bersaglieri), che passando attraverso diverse trasformazioni, hanno fatto si che l’attuale 6° reggimento possa operare in molteplici scenari nazionali ed esteri, impiegando tutti i sistemi messi a disposizione dalla Forza Armata, quali ad esempio la piattaforma digitale VBM 8×8 “Freccia”, oggi in dotazione al reggimento.

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