Nessuna offerta per l’affidamento decennale dello stadio Provinciale di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Trapani. Si tratta del secondo avviso pubblico che va deserto, anche in considerazione della mancata esistenza di un club di calcio che rappresenta la città di Trapani.
L’offerta era di 130mila annui, che, però, dalla quale era possibile detrarre la somma utile per la gestione dell’impianto sportivo, con annessi eventuali dipendenti incaricati.
La gara avrebbe assicurato la partecipazione ai campionati di calcio alle squadre che militeranno nelle varie categorie riconosciute dalla FIGC, con precedenza alla Società che avrebbe vantato il titolo sportivo della “Città di Trapani” ai sensi dell’art.52 delle NOIF.
Le incertezze e le perplessità che accompagnano la rinascita del calcio a Trapani si sono
evidentemente riverberate sulla concessione dello stadio Provinciale, che non può che destare seria preoccupazione nell’Amministrazione del Libero Consorzio Comunale, che comunque aveva concesso l’impianto al Dattilo fino al termine della presente stagione calcistica di serie D, e che si trova nella necessità di evitare il rischio di lasciare incustodito lo stadio e di esporlo ad eventuali atti vandalici.
Il dott. Cerami, nel suo comunicato stampa, conferma comunque l’impegno dell’amministrazione consortile di trovare la soluzione migliore per rendere fruibile alla collettività un bene che costituisce una testimonianza storica a servizio della comunità sportiva trapanese prima dell’inaugurazione della stagione calcistica 2021/2022.