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giovedì, Maggio 2, 2024
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“Sciarra” sui finanziamenti per il restauro della Colombaia di Trapani

Movimento 5 Stelle e Lega litigano a colpi di comunicati per attribuirsi il merito dei 27 milioni per il restauro del castello di mare

Come la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista una trentina di anni fa. Una bella “sciarra” a colpi di comunicati stampa per dimostrare al potenziale elettorato trapanese chi è più bravo.

Il senatore del M5S, Maurizio Santangelo sostiene che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono stati appostati 27 milioni di euro per il restauro del Castello della Colombaia di Trapani. Ed aggiunge che «è motivo di orgoglio vedere uno dei più importanti simboli della Città di Trapani tra le 14 opere strategiche considerate grandi attrattori culturali e finanziate con i fondi europei in arrivo. Tutto questo – afferma ancora il senatore Trapanese – non sarebbe stato possibile senza il grande lavoro di Giuseppe Conte e senza il MoVimento 5 Stelle al Governo».

S’ode a destra uno squillo di tromba. / A sinistra risponde uno squillo. / D’ambo i lati calpesto rimbomba / da cavalli e da fanti il terren.

Di gran carriera arriva il comunicato dell’assessore regionale leghista alla identità siciliana Alberto Samonà che con piglio deciso scrive: «È bene ribadire, giusto per fugare ogni dubbio, che il progetto di recupero del castello, per un importo di 27 milioni di euro, è stato presentato al Ministero della Cultura, su proposta mia, dal governo regionale, attraverso l’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e inserito nel Piano del Recovery grazie al lavoro svolto in questi mesi in sinergia con il sottosegretario Lucia Borgonzoni della Lega». Samonà ricorda al senatore grillino che «nessuno del governo Conte, men che meno lo stesso parlamentare, aveva inserito il recupero del Castello della Colombaia di Trapani tra gli interventi da finanziare nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».

Finiti i bei tempi del governo giallo-verde i due esponenti politici ci deliziano con una querelle da primissima repubblica, altro che rinnovamento della politica. I trapanesi li attendono per la posa della prima pietra. Una per ciascuno, purché non se le scaglino contro.

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