Sabato, a Marsala, la cooperativa sociale Badia Grande ha celebrato l’evento conclusivo della Festa del Rifugiato, ricorrenza istituita dall’Assemblea della Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di persone nel mondo che scappano da guerre e violenze
L’accoglienza, quella concreta, realizzata in sinergia tra tutti gli attori della rete. Su questo tema si sono confrontati sabato pomeriggio a Marsala sindaci, assessori, professionisti del settore sanitario, studiosi ed operatori che quotidianamente si occupano di immigrazione. L’evento, svoltosi al complesso monumentale San Pietro, è stato organizzato dalla cooperativa sociale Badia Grande, con il patrocinio del Comune, per la Giornata Mondiale del Rifugiato.
Presenti diversi rappresentanti delle Istituzioni locali, da Trapani a Valderice, da Paceco a Custonaci che hanno portato esempi positivi di integrazione ed accoglienza nei loro territori. Numerosi anche i contributi video, dal neo Prefetto di Trapani ai sindaci di Palermo ed Alcamo. Ed ancora messaggi da Barcellona Pozzo di Gotto e dal medico di Lampedusa, oggi europarlamentare, Pietro Bartolo. Tutti si sono soffermati sull’importanza di sapere fare rete, di sapere fare comunità, come ha sottolineato anche il sindaco di Marsala Massimo Grillo.
L’immigrazione porta con sé anche la sofferenza, a causa di traumi e violenze, come quelle raccontate in una mostra sulle schiave nigeriane dal fotografo Francesco Bellina. Ma si è anche parlato del lavoro dell’unità mobile dell’Asp di Trapani, in collaborazione con il progetto I care, a supporto delle vittime. A Marsala era presente Giorgia Butera, sociologa e scrittrice impegnata nella tutela dei diritti civili dei migranti.
La Festa del Rifugiato è poi proseguita con la musica e l’esposizione di prodotti artigianali realizzati dai beneficiari delle strutture di accoglienza gestite dalla cooperativa sociale Badia Grande.