di Mario Torrente
Porta Spada, anticamente chiamata “Patula”, è uno dei più suggestivi punti di Erice, immersa nei silenzi del bosco e nella maestosità della ultra millenarie Mura Elio Puniche. Ma in tutto questo grande piazzale, da dove in estate si possono ammirare tramonti di una bellezza mozzafiato che fanno da richiamo a tanti visitatori e dove tutto l’anno camminano tanti turisti alla scoperta dei segreti di Erice, non c’è un solo cestino o contenitore per i rifiuti. E premettendo che l’inciviltà ed il mancato rispetto dell’ambiente e di un luogo come Erice non ha giustificanti né attenuanti, appare comunque paradossale che in tutta la zona di Porta Spada, nel bel mezzo della parte più antica delle Mura Ciclopiche, non ci sia un solo cestino getta rifiuti.
Accade così che a stagione turistica ormai inoltrata e con tanti visitatori in giro per il borgo del Monte, a Porta Spada il “totem” informativo, con mappa, punto di localizzazione e possibilità di lettura in linguaggio Braille per i non vedenti, diventi una “pattumiera” improvvisata, con molti rifiuti lasciati all’interno della sua base. Perchè la “colonna”, una delle tante che si incontrano in giro per il centro storico, è a terra (ormai da un po’) tra la folta vegetazione dove si intravede anche molta altra spazzatura. Insomma, una scena in netto contrasto con la bellezza di questo posto e l’incanto che regalano ogni sera i meravigliosi tramonti visti da Porta Spada e dintorni: da un lato c’è lo spettacolo dei colori al crepuscolo, dall’altro l’immondizia abbandonata incivilmente. Con l’aggravante della mancanza di contenitore per rifiuti nei paraggi e quello che dovrebbe essere un punto informativo per i turisti lasciato a terra. E per di più con tanti rifiuti tutt’attorno, in un quadro non proprio decoroso per una località turistica famosa in tutto il modo.
