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domenica, Aprile 28, 2024
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Aurelio Sarzana, il Pittore dai colori brillanti. Ieri a Castelvetrano una sua esposizione al PalmosaFest

‘Spazio al colore, istintività e immediatezza… Esprimere se stessi. Esaltazione dell’attimo’. Questo si legge, a mo’ di epigrafe, nella pagina facebook dell’artista marsalese Aurelio Sarzana, i cui lavori, dai colori brillanti, ‘entusiasti’ come il suo animo davanti alle bellezze del territorio, esprimono e sono dedicati certamente a ciò che ci stupisce e ci circonda: al mare, all’archeologia dagli esempi insuperabili, alle isole incastonate nell’isola in cui viviamo, al circondario intriso di sole, di vele, di palme, di volti e città. Un mondo cui ispirarsi con uno stile che lo rende protagonista di momenti di grande prestigio. Come ieri sera, a Castelvetrano, in occasione della presentazione del libro del critico d’arte Roberta Tosi “Artisti visionari” presso l’ex convento dei Minimi, nel cui ambito è stata allestita un’esposizione di alcuni suoi lavori. Tra i protagonisti del nuovo appuntamento della seconda edizione del Palmosa Fest, Festival Nazionale di Arte e Letteratura, diretto culturalmente da Bia Cusumano, Aurelio Sarzana ha, tra l’altro, realizzato proprio la copertina del nuovo libro della Cusumano, appena pubblicato da Navarra Editore, dal titolo ‘Trame Tradite’: una raccolta di racconti con prefazione di Giusy Sciacca e postfazione di Gaetano Savatteri. Aurelio Sarzana è un vero pittore, e il suo mezzo espressivo ‘esalta l’attimo immaginifico, l’emozione improvvisa, il ricordo spaziale, la percezione viscerale’. E riporta tutto ciò attraverso il colore, il segno magico-pittorico che dà forma a quei sentimenti che non hanno più un passato e che non vivranno più un futuro, ma che rimangono ‘ritratti’ in quell’Adesso irripetibile che ciascuno cerca e crede di creare nella propria vita. Un Artista – che ama la vita, i luoghi in cui vive, gli animali e lo sport come luogo e spazio di lealtà, amicizia e crescita umana – che si riflette nelle sue opere, e che ci lascia il pregio di osservare e cogliere umanità, natura, una certa ‘timidezza dello spirito’, esaltata da una solidità di valori che si ritrova nei colori e nelle parole. Un’integrità intellettuale che è dell’opera, e della persona. ‘Guardare la bellezza della natura è il primo passo per purificare la mente’, diceva qualcuno. Osservare chi si esprime con l’arte è arricchirsi di emozioni capaci di sospendere il giudizio, liberando i sentimenti.

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