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venerdì, Aprile 26, 2024
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La Comunicazione è…un Mosaico(on) – 2

Seconda parte del nostro piccolo viaggio nella comunicazione.


Ieri abbiamo concluso la prima parte di questo nostro “piccolo viaggio” parlando degli spot “Non sono i Caraibi”. Un altro incarico diretto da 32 mila euro che prevedeva anche “la “realizzazione di strumenti di comunicazione per fronteggiare l’emergenza economica derivante dalla pandemia Covid-19”. Questa volta a beneficiarne è stata la “Cut&Paste Srl”, sempre di Palermo, seppur – precisa il Distretto – nella circostanza altri due players della comunicazione avrebbero rifiutato i lavori dopo una breve indagine di mercato. Questa società è, se possibile, ancora più modesta della “vicina” (fra poco vedremo il perché…) JustMaria: anche loro sono senza alcuna struttura degna di questo nome e con un capitale sociale “ridicolo”, per citare un autorevole professionista interpellato dalla nostra redazione: un euro (UNO) frazionato in 3 proprietari. Eppure, riesce lo scorso luglio ad aggiudicarsi, da sola, un maxi bando del Distretto della Sicilia Occidentale da ben 130 mila euro per “servizio di Marketing territoriale- Promozione della Sicilia Occidentale con creazione di un brand di destinazione turistica e di web presence.” Ma per le strane coincidenze della vita, nonostante nella documentazione ufficiale abbia una sede legale diversa, quella operativa si trova nello stesso stabile in via Vittorio Emanuele 47 – decisamente meno luccicante di quello di Isola delle Femmine… – dove ci sono gli altri due ex Mosaicoon, con tanto di targhette nel citofono “uguali” inframezzate da un’altra “entità” della comunicazione, tale Digitmak, quasi a formare una sorta di triade; insomma, come minimo delle società “assai vicine”, appunto. Infatti, la Cut&Paste, dopo aver ricevuto l’incarico pensa bene di far produrre “Non sono i Caraibi” alla stessa JustMaria che poi lo documenta (nel suo “corposo curriculum”) al Comune di Trapani per ricevere l’altro incarico diretto per “Citta della Cultura”. Quindi, ricapitoliamo: una prende l’incarico, lo gira all’altra che poi lo utilizza per prendersene un altro dello stesso genere dalla figura, praticamente, che nel frattempo ha cambiato, però, di ruolo. Va da sé che anche nella Cut&Paste vi siano ex Mosaicoon nella proprietà. Ma tant’è. Ad ogni modo, la “piccola” “Copia&incolla” lo scorso luglio riesce ad aggiudicarsi il bando da 130 mila euro sbaragliando fior di concorrenti. Un colpaccio che gli permetterà in un sul colpo di raddoppiare il fatturato degli ultimi anni. Un’altra “curiosità” da segnalare è che nella delibera di nomina “della Commissione di gara per la valutazione delle offerte” viene indicato lo stesso Marco Perniciaro fra i 3 componenti. Ma l’ex Mosaicoon per non specificate motivazioni viene dichiarato incompatibile; in sostituzione viene indicato Luca Di Persio, va da sé, “successivamente all’analisi del curriculum proposto dal Presidente”. Anche lui palermitano e, ca va sans dire, ex  Head of Global Marketing and Communications di Mosaicoon. Ma c’è dell’altro: infatti, al “fortunato indirizzo”, questa volta tramite la JustMaria, sfuma un altro colpaccio per un nulla. Sempre con il Distretto nel bando “per servizio di Marketing Territoriale e Promozione della Sicilia Occidentale” (del gennaio scorso e con base d’asta da 200 mila euro) la giovane azienda “semplificata” di Loforti ed Albanese arriva addirittura seconda, sempre da sola e MAAAI in RTI con i vicini “Cut&Pasta”…, con un punteggio di 83,49 su 100, sbaragliando l’agguerrita concorrenza con fior di aziende, anche in RTI, staccate di 15 punti e più. Ma a prevalere è una “Raggruppamento Temporaneo d’Impresa” che ha come capofila Liguria Digitale Spa; una società monstre con oltre 400 dipendenti che si impone con un punteggio di poco superiore, 86,5/100 e grazie anche ad un ribasso di oltre il 40%.  I due ex Mosaicoon ne apprenderanno l’ufficialità lo scorso 18 dicembre con l’avviso di “avvenuta efficacia dell’aggiudicazione”. Il giorno prima, tuttavia, si erano potuti “consolare” con l’incarico per “Trapani Città della Cultura 2022”; questa volta però, la proposta era direttamente la loro e non c’era bisogno di bandi pubblici essendo “sotto soglia”.  

Fine seconda parte. Domani pubblicheremo le nostre considerazioni su questo nostro piccolo viaggio nella comunicazione.  

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