La sezione ANPI “Lidia Menapace”, la CGIL e l’associazione Punto Dritto di Trapani ringraziano l’Amministrazione di Trapani per aver accolto la proposta di intitolare un luogo alla trapanese Caterina Canino e alle sue due figlie Lucia e Rosalia Maltese, morte nell’incendio della fabbrica di camicette bianche a New York nel 1811. Ringraziano ma… ma fermamente e garbatamente contestano la scelta dell’assessora Andreana Patti di inserire l’intitolazione di una saletta di palazzo Cavarretta alle tre lavoratrici trapanesi nell’ambito del progetto “ Trapani e Donna e Madre”. Anzi ANPI CGIL e Punto Dritto manifestano il loro rammarico per una idea che è stata fagocitata da parte dell’Amministrazione. Secondo le tre sigle l’intitolazione della saletta non ha sortito l’effetto immaginato, in primo luogo una riflessione sulle siciliane che sono state donne migranti da un territorio che oggi accoglie altre donne migranti, sullo sfruttamento del lavoro femminile ancora così attuale e sulle morti sul lavoro che ancora oggi sono una piaga nel nostro Paese. Insomma sarebbe mancata da parte dell’amministrazione un vero spirito collbaorativo nel fare rete attorno al progetto. Auspicano ANPI CGIL e Punto Drittoche finita la pandemia, così come promesso dal Sindaco, si possa riprendere un ragionamento sulla storia di Caterina, Lucia e Rosalia perché non è la saletta che farà la differenza, ma l’obiettivo condiviso di far vivere i valori di questa storia. Il documento è firmato da Antonella Granello CGIL Trapani – Angela Savona Anpi Trapani – Valentina Villabuona Punto Dritto