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sabato, Maggio 18, 2024
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Pantelleria, candidata a Capitale della Cultura 2026

Il Ministero della Cultura ha reso noti i nomi delle città italiane candidate a Capitale della Cultura Italiana 2026. Tra queste c’è Pantelleria, unica in Sicilia.

Il Ministero della Cultura ha reso noti i nomi delle città italiane candidate a Capitale della Cultura Italiana 2026. Le manifestazioni di interesse arrivate sono 26 e provengono da 14 regioni italiane. Tra queste c’è Pantelleria, unica in Sicilia.
Adele Pineda, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Pantelleria, aveva accolto, a metà giugno, l’idea venuta a due concittadini, Aurelio Mustacciuoli e Filippo Panseca, che le avevano illustrato il progetto. Accuratamente redatto, mira a valorizzare e promuovere la ricchezza culturale, storica e ambientale di Pantelleria attraverso un programma diversificato e coinvolgente. “L’isola offre una combinazione unica di storia, cultura, paesaggi naturali, biodiversità e una comunità artistica attiva” sottolineano Mustacciuoli e Panseca. “Questa designazione potrebbe rappresentare un’opportunità straordinaria per mettere in risalto e valorizzare il patrimonio culturale di Pantelleria, incoraggiare lo sviluppo sostenibile, promuovere l’interculturalità e stimolare l’interesse turistico verso l’isola”.
Se la proposta si concretizzasse rappresenterebbe un importante stimolo per il turismo e lo sviluppo economico dell’isola. Ma anche un’opportunità unica per mettere in luce tradizioni, arte e cultura del territorio, attirando l’attenzione di visitatori nazionali e internazionali.
Molteplici le motivazioni della scelta. A partire dalla Localizzazione Strategica di Pantelleria al centro del Mediterraneo, crocevia di culture, popoli e tradizioni millenarie. Poi il suo Ambiente Naturale Unico, gioiello creato da un complesso vulcanico che ha dato vita a paesaggi mozzafiato. La sua Cultura Secolare, forgiata dall’intreccio delle molteplici occupazioni con le quali si è interfacciata nel corso della storia (Fenici, Greci, Romani, Arabi, Normanni e Spagnoli). Il suo ricco Patrimonio Archeologico, sia a cielo aperto che subacqueo. Senza tralasciare il suo ricco Patrimonio Geotermale, fatto di sorgenti sia a terra che a mare, oltre che nel suggestivo Lago “Specchio” di Venere, e la sua Agricoltura Tradizionale, definita non a caso “Eroica”, pilastro della cultura e dell’economia dell’isola, con i tipici terrazzamenti, muri a secco e vigneti ad alberello, patrimonio UNESCO.
Le altre città candidate sono: Agnone (Isernia, Molise), Alba (Cuneo, Piemonte), Bernalda (Matera, Basilicata), Carpi (Modena, Emilia Romagna), Cleto (Cosenza, Calabria), Cosenza (Calabria), Gaeta (Latina, Lazio), L’Aquila (Abruzzo), Latina (Lazio), Lucca (Toscana), Lucera (Foggia, Puglia), Maratea (Potenza, Basilicata), Marcellinara (Catanzaro, Calabria), Massa (Massa-Carrara, Toscana), Moliterno (Potenza, Basilicata), Nuoro (Sardegna), Potenza (Basilicata), Rimini (Emilia Romagna), Senigallia (Ancona, Marche), Todi (Perugia, Umbria), Treviso (Veneto), Unione dei Comuni dei Monti Dauni (Foggia, Puglia), Unione dei Comuni “Terre dell’Olio e del Sagrantino” (Perugia, Umbria), Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena, Toscana), Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana (Arezzo, Toscana).
Giuliana Raffaelli

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