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domenica, Maggio 19, 2024
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Le tre domande della domenica a Carlo Foderà

Carlo Foderà, come Amici della Terra siete molto impegnati sulla tutela del paesaggio e del patrimonio naturalistico ed antropologico. Facciamo un po’ il punto sulle vostre attività?

Quello che sta succedendo in questi giorni è la prova provata che saremo chiamati sempre più spesso a fare i conti con i cambiamenti climatici in corso e con i nostri territori non in grado di far fronte a questi fenomeni. Territori che sono stati negli anni, dal secondo dopoguerra, oggetto di interventi non rispettosi di quelle che sono le regole della natura e della sue dinamiche. Interventi in poche parole non sostenibili dal punto di vista ambientale. Il territorio trapanese non è estraneo ai processi di cementificazione selvaggia, di consumo e impermeabilizzazione dei suoli, di erosione delle coste, degli incendi boschivi e del dissesto idrogeologico. Spesso con la compromissione di aree protette, vedi il caso dell’area IBA 158 interessata dal sottopasso ferroviario a Trapani.

Gli allagamenti di queste settimane ma anche ciò che è successo pochi giorni fa a Salinagrande stanno facendo emergere le debolezze del territorio e soprattutto la necessità di predisporre appositi interventi. Che idea vi siete fatti voi a riguardo?

In questi giorni abbiamo assistito al fatto che i nostri territori non sono messi in sicurezza e che manca la cultura della prevenzione nel governo del territorio al fine di prevenire i relativi danni. E’ paradossale che i nostri territori da un lato soffrano per i danni derivanti dal processo di desertificazione in corso e, dall’altro, in questo periodo si allaghino per le abbondati piogge, la cui acqua non si riesce a regimentare ed invasare per riutilizzarla al momento del bisogno o per irrigare il verde pubblico e pulire le strade. Per restare in tema, quasi 20 anni fa il Club di Trapani degli Amici della Terra ha presentato al comune di Trapani una proposta per la riutilizzazione delle acque reflue prodotte dal depuratore consortile e delle acque reflue da depurare delle Contrade a sud di Trapani, ora Comune di Misiliscemi, senza avere mai ricevuto alcun riscontro. Per contrastare questi fenomeni è necessario agire, soprattutto, sui territori di Trapani, Erice e di Misiliscemi, escludendo per certi versi il territorio di Paceco, includendolo per altri versi in quanto le criticità mostrate dal Torrente Verderame sono anche di quest’ultimo Comune in quanto il Verderame è il suo confine con il neo Comune di Misiliscemi. Il Club di Trapani degli Amici della Terra, come sempre, non si sottrarrà dal dare il proprio contributo di idee per dare soluzione ai tanti problemi ambientali e paesaggistici che affliggono il nostro martoriato territorio.

Quali sono i progetti che gli Amici della Terra si prepara a portare avanti nei prossimi mesi?

Innanzitutto il recupero e valorizzazione di Monte Inici attraverso la mappatura della sentieristica storica, individuazione dei principali punti di interesse panoramico e recupero di un antico fabbricato destinato a magazzino e stalle al servizio delle fosse neviere. C’è poi la proposta al Comune di Custonaci per la realizzazione dello “ECOMUSEO DELLE CAVE E DELLE GROTTE DI CUSTONACI”, il cui regolamento nei prossimi giorni dovrebbe andare all’esame del Consiglio Comnunale. Ed ancora la proposta al Comune di Favignana della realizzazione dello studio di fattibilità del recupero delle cave della pietra locale, i cui conci e relative sabbie potrebbero essere utilizzare per interventi di recupero edilizio all’interno della Riserva delle saline di Trapani, Paceco e Misiliscemi. Attualmente il Club di Trapani degli Amici della Terra ha in corso la”battaglia” per impedire la realizzazione del sottopasso ferroviario che oltre a considerare inutile e dannosa la consideriamo anche “incostituzionale” viste le recenti modifiche apportare agli Art. 9 e 41 della Costituzione ed entrate in vigore lo scorso mese di marzo. Modifiche che hanno introdotto la priorità nella “Tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi”. Tutte calpestate dal progetto del sottopasso.

Ma.To.

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