A Favignana era venuto personalmente il Presidente Nello Musumeci ad inaugurare i Welcome Terminal che la Regione aveva consegnato la scorsa estate: 8 prefabbricati per un milione di euro in altrettante isole minori. Sulla carta, un bel colpo per le Egadi che erano state premiate con tre terminal; ma solo sulla carta. Infatti, questi prefabbricati erano per metà “big” e l’altra “smart”, “in funzione delle reali ed effettive esigenze degli utenti, in relazione alla peculiarità delle stesse…”, recitava letteralmente la relazione tecnica dell’assessorato alle Infrastrutture. Favignana, ovviamente, con “le grandi”, Lipari, Pantelleria e Linosa. Le altre due con Ustica e Vulcano.

In realtà, non era difficile prevedere che questo investimento avrebbe lasciato ben poco al turismo così come nei servizi al cittadino. Un numero così esiguo di posti, 16 per “la big”, appena 4 (!) per Levanzo e Marettimo, lasciava decisamente perplessi, non capendo proprio come il Governatore potesse ritenerle, pur solo le big, “adeguate al contesto”, anche fuori la stagione estiva. Lo stesso Musumeci ai nostri microfoni parlò espressamente di “turista che può stazionarvi” e che, addirittura, “il turismo non si improvvisa”; beh, allora l’ospitalità diventa decisamente ridicola visto le centinaia e centinaia di passeggeri che ogni ora aspettavano, come ogni estate, gli aliscafi in banchina.

Non solo, i locali prevedevano una serie di servizi: accoglienza, infopoint, posto di polizia ed infermeria oltre che, ovviamente, i bagni per i passeggeri. Ebbene, degli otto, solo due sono stati aperti questa estate: Favignana e Ustica. E per giunta senza nessun servizio fra quelli preventivati; neanche per i bagni che, fisiologicamente, scontano le difficoltà isolane per gli allacciamenti idrici e fognari. Ma, evidentemente, per l’assessorato alle Infrastrutture e Mobilità l’esperienza di questi mesi deve esser stata un successone. Tant’è che con un decreto, pochi giorni fa, il dirigente generale Fulvio Bellomo ha acquisito la fattibilità all’acquisizione di altri due moduli per la modica cifra di 450 mila euro che dovrebbe far consegnare “due strutture” più grandi visto che, proporzionalmente, costerebbero il doppio delle “big” in uso, si fa per dire…, sulla più grande delle Egadi, ad esempio. Stavolta addirittura senza bando pubblico ma con procedura negoziata.

La notizia è stata accolta con il solito plauso di circostanza; in questo caso da Massimo Grillo che probabilmente non sa ancora cosa l’aspetta visto e considerato che la Regione fornisce il modulo, poi sarà compito dell’amministrazione doverla gestire con tanto di dotazione finanziaria. Insomma, più “una marchetta politica” che un reale servizio al territorio.

Ma davvero c’è da chiedersi come possa essere anche solo pensabile uno spreco del genere; non è possibile concepire terminal con questi standard che diventano un boomerang per la Sicilia. Ormai, nell’era dei social e della comunicazione globale questi disservizi vengono cerchiati in rosso dai turisti di tutto il mondo abituati a ben altri standard infrastrutturali. Ma evidentemente per la politica, regionale e locale, va bene così.