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venerdì, Aprile 26, 2024
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TRAPANI CALCIO NEL CAOS

Ieri sera la notizia choc: Raffaele Rubino non è più il direttore sportivo del Trapani Calcio

Non sono bastati i risultati sportivi a salvare la posizione del direttore sportivo Raffaele Rubino. Ieri il comunicato stampa della società: Rubino è stato sollevato dall’incarico. Nei prossimi giorni il nome della nuova figura. Una notizia che ha scioccato e destabilizzato i sostenitori granata che non si spiegano una decisione del genere a meno di un mese dai play off, garantiti tra gli altri proprio dal lavoro dello stesso Rubino, che insieme a Vincenzo Italiano, ha costruito una squadra in grado di guadagnarsi il secondo posto in classifica e una speranza concreta di approdare in serie B. Una decisione che, dicevamo, lascia l’amaro in bocca, presa da parte della società granata, capitanata dall’amministratore delegato Maurizio De Simone, come sottolineato dal presidente Francesco Paolo Baglio che ha evidenziato come l’area tecnica sia di pertinenza dello stesso De Simone. Questa la probabile spiegazione: Il problema nasce dal fatto che nello spogliatoio viene fuori una grandissima polemica tra giocatori e il direttore generale Rino Caruso, perchè la società aveva promesso ai giocatori di saldare le pendenze entro la giornata di ieri, cosa che non è avvenuta. Da lì i toni si sono accesi e a pagare è stato il direttore Rubino con il sollevamento dall’incarico. Una scelta societaria a dir poco assurda ed allucinante, visti i risultati e visti il momento in cui è arrivata, quasi alla vigilia dell’ultima di campionato e a meno di un mese dai play off. A prenderla, e a destabilizzare, proprio la stessa società che si lamentava del fatto che la stampa scrivendo dei problemi societari a ridosso di una gara, non era stata delicata nei confronti dei giocatori che avrebbero dovuto avere la mente serena per andare in campo. Probabilmente questo ora non vale più. Ad aumentare il malcontento la comunicazione di una conferenza stampa di Maurizio De Simone che però si terrà martedì prossimo 7 maggio. Una settimana di attesa, quando è impensabile che certe decisioni non siano chiarite e spiegate a stretto giro di posta. E’ per questo che i tifosi granata stamattina si sono trovati davanti la sede del Trapani, per chiedere spiegazioni, per capire come si sia potuti arrivare a questo punto. Forse, ed è amaro da dire, si doveva arrivare ad una decisione così assurda per rendersi conto che qualcosa non va, anche solo di come sia strano che una società subentrata solo nel mese di marzo non abbia il denaro sufficiente a pagare le spese in programma da qui alla fine della stagione. Troppe incertezze. Non è bastato il monito della Lega contro questa nuova proprietà, il tempo che si è presa per analizzare la posizione della Fm Service e di Maurizio De Simone. Forse però è giusto anche guardare a chi ha ceduto questa società, che aveva garantito di affidarla a chi era affidabile in termini di continuità, una società fatta di storia e di amore da parte di una città che di sicuro non merita di cadere nell’oblio, la più grande paura dei tifosi granata. Di sicuro, ci sarebbe voluto più rispetto nei confronti di chi sta portando sulle proprie gambe un sogno chiamato serie B, di chi lavora anche per dire una verità scomoda e di chi ha in mente solo il Trapani calcio. Un rispetto che in questo momento sembra davvero lontanissimo.

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