Politica e linguaggio. Il partito di cui è segretario Antonio Gandolfo sfida il sindaco di Trapani sul suo terreno dialettico

di Fabio Pace

Il coordinamento di Articolo Uno di Trapani, in un documento a firma del segretario Antonio Gandolfo, ha definito «irrispettose e a tratti irridenti» le parole espresse dal Sindaco Giacomo Tranchida che ha contestato la scelta del Ministro degli affari Regionali, Francesco Boccia, di procedere al bando per reclutare sessantamila assistenti civici cui affidare il compito di agevolare e vigilare sul rispetto delle prescrizioni in materia di distanziamento fisico tra persone. Articolo Uno non contesta il diritto di critica del sindaco, ma ne fa una questione di stile e politica. Politica perché Boccia ha risposto con il provvedimento ad una precisa richiesta dell’ANCI (e Tranchida dovrebbe saperlo) e poi perché Tranchida dovrebbe, condizionale d’obbligo, appartenere se non allo stesso partito, almeno alla stessa area politico culturale del Ministro. Questa la considerazione di Articolo UNO che, riguardo lo stile, aggiunge di ritenere «irriverente» l’accusa di Tranchida rivolta al ministro di “non conoscere la realtà dei comuni” condita poi dalla frase di “tornare sui banchi del consiglio comunale”. Articolo UNO ricorda polemicamente che Tranchida è lo stesso sindaco, unico in Italia, che aveva impugnato il decreto del presidente del consiglio dei ministri che aveva fissato la progressiva riapertura a partire dal 18 maggio, sostenendo che l’economia del commercio e del turismo non poteva più attendere e occorreva riaprire subito. Ricorso poi bocciato dal TAR. Infine Articolo UNO esprime perplessità sulla idea di Tranchida di sottoporre i turisti, ogni settimana, a controlli sanitari. «Il sindaco – conclude il documento politico di Antonio Gandolfo – se vuole davvero dare un contributo per il rilancio del turismo di qualità, usi meglio le sue prerogative, ad esempio facendo funzionare il Distretto Turistico Sicilia Occidentale che fino ad oggi non è stato di alcun aiuto alle imprese turistiche». Il documento si chiude con uno sferzante e irridente (principio di reciprocità?) suggerimento al sindaco Tranchida, in linea con il suo linguaggio politico e dialettico: «un po’ di sana autocritica sarebbe utile, quanto meno per evitare di ricevere il premio di primo sindaco della repubblica delle patate».