Gli ultimi casi di positività registrati dall’ASP di Trapani hanno avuto una necessaria conseguenza nelle misure di contenimento previste dai protocolli. Ad Erice tra i positivi al coronavirus accertati dall’Asp c’è anche una maestra di una scuola d’Infanzia paritaria. I genitori sono stati messi sull’avviso dalla direzione e i bambini della classe sono stati posti in quarantena e saranno sottoposti a verifiche sanitarie. Stessa procedura che era stata adottata un paio di settimane prima per i bambini del centro estivo gestito dalla cooperativa Solidalia, quando due animatrici risultarono positive. A Petrosino chiuso, anche se solo a scopo precauzionale, l’istituto Comprensivo Nosengo, anche in questo caso per la positività di un dipendente che però non avrebbe avuto alcun contatto con le insegnanti. Sempre a Marsala ha chiuso un salone di parruccheria per la positività di una cliente. Il titolare della parruccheria, come aveva fatto qualche settimana fa un centro estetica di Trapani, ne ha dato comunicazione. Nelle scorse settimane il comune di Trapani è rimasto chiuso per un paio di giorni dopo la positività di una dipendente e attualmente il Museo Pepoli, è ancora chiuso per la positività di un dipendente, con il personale in attesa di completare il ciclo dei tamponi. Nonostante quotidiani e ripetuti segnali negativi l’assessore regionale alla sanità, Ruggero Razza, ha rassicurato sulla capacità del sistema sanitario regionale di rispondere contestualmente alla emergenza Covid19 e alle necessità di assistenza e cura di tutte le altre patologie. I contagi sono in crescita in Sicilia con i 77 casi in più di ieri che portano a 1.919 il totale degli attuali positivi nell’Isola, di cui 1.761 in isolamento domiciliare, 141 ricoverati in ospedale con sintomi (+5 rispetto a ieri) e 17 gravi ricoverati in Terapia intensiva. A livello provinciale i dati di ieri non sono dissimili per andamento. Il bollettino dell’ASP riporta 229 positivi al virus SARS-CoV-2: 216 asintomatici, in isolamento domiciliare obbligatorio e 13 gli ospedalizzati.