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martedì, Marzo 19, 2024
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La Segreteria del circolo PD di Marsala scrive sulle periferie abbandonate

C’è dell’altra Marsala, a dire il vero ve ne sono molte. C’é un centro storico e oltre cento contrade. Ci sono i quartieri popolari, alle porte della città, dove molti passano, guardano e si girano dall’altra parte.

Laddove la bruttezza diventa abitudine, gli accumuli di immondizia sono ornamento, parte del contesto paesaggistico. Qualcuno risponde ‘la spazzatura? C’é sempre stata…’. E quindi, con la rassegnazione tipica a cui siamo abituati, si lascia passare, non diventa necessario nemmeno sollecitare l’amministrazione, che dimentica, puntualmente, di occuparsi dei quartieri più a rischio, in cui non passano le spazzatrici, in cui non si sistemano gli impianti illuminanti o i tombini.

É tutto tristemente normale.

Più volte siamo stati chiamati dai residenti di Via Istria, più volte ci siamo recati per ascoltare i disagi. Da quest’estate, non é cambiato nulla.

Erano state tante le promesse fatte in campagna elettorale. Le isole mobili, pensate subito dall’amministrazione, che immediatamente rallentarono quel processo di educazione alla raccolta differenziata e all’uso dei mastelli che pazientemente si stava avviando.

I residenti ci raccontano che i rifiuti vengono depositati anche durante la notte, da auto e camion che passano dalla strada. Entrare nel quartiere é facile. Ancor più facile è abbandonare i rifiuti lungo la strada. Nessun controllo, nessuna video sorveglianza.

Le foto dicono più delle parole. In quelle vie, in quelle aiuole, in quelle case che si affacciano nel parco di immondizia, ci vivono famiglie con bambini, con anziani, con diversamente abili, che come tutti i cittadini e le cittadine marsalesi hanno diritto a poter trascorrere parte della giornata, all’aperto, sotto quei due o tre alberi ancora rimasti. La storia si ripete e i residenti ci ricordano che il sindaco Grillo, e la sua amministrazione, avevano fatto tante promesse in campagna elettorale. Oggi nessuno si rammenta dei tanti disagi di questa e di altre periferie dimenticate.

Nessuno si ricorda che c’é un’altra Marsala, lontana dai palazzi del potere dove si decide come e a chi destinare i fondi pubblici, a chi affidare le consulenze, a quali esperti dare i cospicui compensi, che arrivano dall’Europa con il PNRR. Senza pensare alle reali esigenze del territorio, a chi vive ogni giorno con grande difficoltà.

Eppure bastavano solo 5 minuti al massimo.

Vogliamo ricordare al signor Sindaco e a tutta la sua amministrazione, troppo impegnata ad accaparrarsi i consensi, con metodi poco trasparenti, che esistono i mezzi per prevenire o quanto meno rallentare questo scempio che non consente più di vivere in salute.

Si effettuino controlli incrociati sull’esposizione dei mastelli, si installino i dispositivi per la video sorveglianza, si prelevino, in modo puntuale, i rifiuti abbandonati nelle micro discariche. Ma soprattutto si portino avanti i progetti di sensibilizzazione e di informazione, come si faceva prima di questa ‘gloriosa’ amministrazione, che doveva cambiare il volto della città. Ad oggi sono stati cambiati solo i fondi delle casse pubbliche, con i continui sperperi per incarichi e consulenze.

Il contrasto alle diseguaglianze deve partire proprio da qui, perché non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Attendiamo risposte urgenti dal Sindaco, sperando di non ricevere le solite scuse, ne tanto meno le solite bugie.

La Segreteria del circolo PD di Marsala

Dipartimento Periferie e Diseguaglianze

Dipartimento Ambiente e Transizione Ecologica

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