L’apprensione attorno alla diffusione del virus cresce anche in relazione alle vicende sanitarie e alla capacità di risposta delle strutture territoriali. La consigliera comunale Anna Garuccio ha scritto all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza segnalando che il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio entra in affanno quando arrivano pazienti sospetti casi covid perché «la stanza separata» in cui verrebbero visitati, come da protocollo, è comunque interna all’area di urgenza e quindi tutto ciò porta alla chiusura e al blocco di tutta l’area emergenziale» per la successiva immediata sanificazione. Con conseguente attesa di ore per i pazienti affetti da altre patologie. Un caso del genere, segnala la consigliera, sarebbe avvenuto martedì 29 settembre: 4 casi sospetti trasferiti nel Pronto Soccorso del Nosocomio trapanese che hanno portato alla chiusura del reparto per motivi di sanificazione con conseguente ricadute, sui pazienti in attesa, non visitati per ore. Alcuni hanno atteso 7 ore prima di essere visitati, segnala la consigliera Garuccio. Situazione analoga si sarebbe ripetuta sabato scorso. La consigliera chiede all’assessore “la costituzione di un pre triage esterno al Pronto Soccorso, il trattamento in isolamento dei sospetti casi covid; il potenziamento dell’organico affinché esso venga differenziato da quello addetto al pre triage”.