A fine dicembre, l’amministrazione egadina ha aumentato “la tassa di sbarco”. In particolare, il risalto non poteva che essere dato alle 5 euro per chi vorrà andare a Favignana d’estate. Così è stato fatto dalla stampa e soprattutto questo aspetto ha monopolizzato i social, quasi sempre con commenti negativi. Con una certa sorpresa, mi sono imbattuto sull’entrata a gamba tesa dell’assessore Vito Vaccaro che sostanzialmente giustificava l’aumento per migliorare i servizi sul territorio addossando la responsabilità delle critiche alla stampa che a suo dire aveva sintetizzato impropriamente il provvedimento.

In questi termini: “certo se la notizia fosse stata “un contributo di sbarco di UN solo euro in più per andare a Levanzo e Marettimo ed UN euro e CINQUANTA a Favignana (solo nel periodo estivo) contribuendo così a rendere più pulite le Egadi” il messaggio sarebbe stato diverso. Invece, la macchina tritatutto dei social e dei media vedono in modo diverso la realtà dei fatti.”

Questa testata ha scritto della notizia in un primo momento in maniera assai asciutta dando conto semplicemente degli importi. Poi, con sobrietà, comparando le tariffe precedenti, infine, ovviamente, dando conto delle dichiarazioni di Forgione sul provvedimento. Se sono arrivate tardivamente alle redazioni non è certo colpa loro. In linea, più o meno, come altra stampa. Conosco Vito da anni, certamente è uno che conosce il suo territorio. Saprà cosa gli necessita assai meglio di me, dunque non entro nel merito della scelta. È compito dell’amministrazione prendere le decisioni, anche quelle impopolari. Il tempo gli darà ragione oppure ne pagheranno le conseguenze agli elettori.

Mi soffermo, invece, sulle “responsabilità giornalistiche”; come minimo l’assessore ha le idee assai confuse su quale sia il ruolo dei media. Eppure avrebbe potuto facilmente chiedere lumi; il suo sindaco è un professionista, letteralmente…, del settore. Evidentemente, gli deve essere sfuggito. Tuttavia, non bisogna neanche essere un lontano parente di Enzo Biagi per intuire che nei titoli non si possa che sintetizzare i fatti. E certamente l’aver portato a 5 euro lo sbarco è la sintesi più continente.

Per il corpo dell’articolo, invece, Vaccaro dovrebbe capire che il riferimento comprensibilmente generico delle “necessità considerate” nella proposta non possono in alcun modo essere esaustive per valutare la bontà del provvedimento. La giunta non avrebbe potuto di certo motivarlo con un viaggio premio per gli assessori a Gardaland per vedere come fanno turismo in Veneto…, suggerisco, quindi, al “prossimo giro”, di accompagnare una delibera prevedibilmente “difficile” come questa con un comunicato stampa efficace, invece di attendere “d’essere tritati” dai media. Questa è “la realtà dei fatti”; il resto sono solo sciocchezze in libertà.

Infine, da uomo non certo conservatore quale mi ritengo, e dunque decisamente più vicino alle ideologie di riferimento dell’assessore…, gli faccio sommessamente notare che non è certamente lui a stabilire quando “il pensiero del popolo – e dunque della stampa che lo racconta…- che si oppone e protesta è condivisibile, quando però è motivato. Non quand’è strumentale per opposizione politica o più comunemente ignoranza o ancor più grave cattiveria.” Caro Vito, le Egadi come Pyongyang sono sul 38° parallelo, ma “vivono” in un Paese leggermente diverso in quanto a diritto di critica…