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sabato, Aprile 27, 2024
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In marcia per Monte Cofano

Nel tg di domani andrà in onda un ampio servizio sulla mobilitazione di oggi con immagini e diverse interviste.

In marcia per Monte Cofano. In centinaia questa mattina hanno partecipato alla mobilitazione organizzata per chiedere la riapertura di Monte Cofano, chiusa ormai da quasi due anni per pericolo caduta massi. Il lungo corteo è partito da Frassino e si è snodato lungo la strada sterrata che porta fino all’ingresso dell’Area protetta. All’iniziativa, organizzata dalle associazioni ambientalista, con in testa Legambiente ed il Cai Erice, con il patrocinio di diversi comuni del territorio, hanno partecipato i sindaci dei comuni di Custonaci, San Vito lo Capo, Erice e Buseto Palizzolo, ovvero Giuseppe Morfino, Giuseppe Peraino, Daniela Toscano e Roberto Maiorana, che è anche presidente dell’Unione dei Comuni Elimo Ericini. La mobilitazione ha dunque visto la partecipazione di centinaio di persone, che hanno partecipato alla marcia per chiedere la riapertura della Riserva di Monte Cofano. Alla manifestazione di protesta hanno partecipano molti escursionisti, a partire dai soci del Cai, presenti con un nutrito gruppo e con la loro bandiera ben in vista, così come quella di Legambiente. E poi c’erano tante cittadini e famiglie con i loro figli. Ad aprire il corteo diversi striscioni portati dai bambini che hanno anche intonato dei ritornelli per dire basta alla chiusura di una delle aree naturalistiche più belle della Sicilia.

La vicenda nei prossimi giorni sarà al centro di una conferenza di servizi convocata dal sindaco di Custonaci Morfino. Il primo cittadino punta alla riapertura, anche parziale della Riserva, dopo alcuni interventi di messa in sicurezza nei punti a rischio, praticamente quelli dove ci sono i massi che minacciano di venire giù. C’è già un progetto. Ma si resta in attesa del via libera. L’obiettivo è di riaprire i sentieri per l’inizio della stagione estiva.

La Riserva di Monte Cofano è chiusa per pericolo caduta massi da quasi due anni. Tra l’8 ed il 9 febbraio del 2017 un grosso masso, probabilmente a causa delle abbondanti piogge di quei giorni, scivolò dalla montagna, nella zona del Tuono, finendo vicino ad una casa, danneggiandone il muro di cinta e alcuni alberi. Il 10 febbraio i Vigili del fuoco fecero un sopralluogo sul posto, ravvisando l’opportunità, a causa della situazione di potenziale pericolo, di interdire la circolazione veicolare nelle strade interessate fino ad un idoneo intervento per la messa in sicurezza della zona dove è avvenuto il distacco. A seguito della nota del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Trapani, il Comune di Custonaci dispose, con apposita ordinanza sindacale, la chiusura del tratto di strada che dalla sbarra della Riserva arriva fino alla Tonnara di Cofano. Qualche giorno dopo il sopralluogo dei Vigili del fuoco, il 13 febbraio per la precisione, l’amministrazione comunale di Custonaci comunicò all’Arta il distacco del masso. La vicenda fu al centro di un tavolo tecnico tenuto in Prefettura il 27 luglio del 2017 dove venne deciso di chiudere in via precauzionale la Riserva. Nel corso di quell’incontro i Vigili del fuoco e la Protezione Civile evidenziarono la presenza, sempre nella zona del Tuono, di altri tre massi potenzialmente pericolosi perché disarticolati.

L’Azienda regionale Foreste di Trapani, ente gestore dell’Area protetta di Monte Cofano, dispose così la chiusura della Riserva. Qualche giorno dopo, il 31 luglio del 2017, la questione venne anche discussa nel corso di un incontro tenuto a Palermo, presso la sede dell’Assessorato regionale territorio e ambiente, mentre il 12 ottobre fu fatto un sopralluogo congiunto alla presenza dei Vigili del fuoco che nella loro relazione evidenziarono “una nuova situazione di criticità statica” nel costone sopra il “sentiero mare”, praticamente il tratto che dalla Torre della Tonnara arriva a Cornino. Il che fece scattare l’interdizione del passaggio pedonale lungo questo percorso. L’ente gestore, il Servizio per il territorio di Trapani dell’Azienda regionale Foreste, dispose quindi la realizzazione di uno sbarramento con una rete metallica in modo da impedire l’accesso al percorso che da Cala Buguto porta alla Tonnara di Cofano passando per la Torre di San Giovanni, la grotta del Crocifisso ed il “passo ra zita”. Sicuramente uno degli itinerari più belli della Sicilia occidentale, molto apprezzato dagli escursionisti. Ma non è solo questo tratto ad essere off-limits, visto che la Riserva è chiusa integralmente. Il che non permette di percorrere tutti gli altri sentieri, compreso quello per pizzo Cofano, la cima di questa meravigliosa montagna che si affaccia sul blu del mare. Regalando panorami davvero mozzafiato il golfo di Bonagia da un lato, su quello di Macari dall’altro.

Mario Torrente

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