Fare il punto sullo stato di crisi delle marinerie siciliane e in particolare del “caro gasolio”, il cui costo nel giro pochi mesi è di fatto triplicato. Ma anche il tema legato alla recessione del settore ittico a causa della pandemia e i possibili effetti negativi a seguito del conflitto ucraino-russo. Questi alcuni degli argomenti affrontati durante un incontro dal presidente della Regione Nello Musumeci con una delegazione delle marinerie siciliane di cui erano parte armatori e delegati di cooperative di Trapani, Mazara del Vallo e Castellammare del Golfo. Proprio nei giorni scorsi, le marinerie hanno proclamato lo stato di agitazione, riservandosi di indire uno sciopero generale dell’intera categoria. I rappresentanti del settore ittico hanno consegnato un documento al presidente con le richieste da adottare nell’immediato. Musumeci ha preso l’impegno di rappresentare al Governo Nazionale la situazione della marineria siciliana ed ha annunciato che entro due settimane al massimo la Regione provvederà al pagamento di oltre 4 milioni di euro relativo alle indennità Covid19, le cui graduatorie definitive sono già state pubblicate. Mentre ci vorrà qualche settimana in più, invece, per la liquidazione del contributo “caro gasolio”, per il quale nella Legge regionale di Bilancio sono stati stanziati dieci milioni di euro. Il presidente ha ricordato anche l’approvazione dell’innovativa legge sulla Pesca voluto dal governo regionale per «rilanciare un settore di grande importanza per l’economia dell’Isola».