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lunedì, Maggio 6, 2024
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Porto di Marinella. Ciminnisi chiede conto dei lavori per rimuovere la posidonia

I lavori che dovevano liberare il porticciolo di Marinella di Selinunte dall’accumulo di posidonia, annunciati e garantiti dall’Assessorato regionale alle infrastrutture nell’aprile scorso non sono mai partiti. La deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, che ha seguito da vicino la vicenda, partecipando anche ai tavoli tecnici, in aula ne ha chiesto conto all’assessore alle infrastrutture Alessandro Aricò. Questi ha risposto che la giunta regionale di governo delibererà nei prossimi giorni il finanziamento di 200mila euro per la rimozione della posidonia.
La deputata trapanese, però, non ha mancato di rimarcare il tempo già trascorso: «spero che non si tratti di una promessa per stemperare il dibattito d’aula e che l’esecutivo sia conseguente alle parole dell’assessore» ha commentato Ciminnisi rispetto al nuovo impegno di Aricò.

«La situazione nel porto di Selinunte può solo peggiorare se non si interviene – ha sottolineato Ciminnisi -. Consolidata esperienza della marineria selinuntina prefigura che le mareggiate e le correnti invernali, dal prossimo mese di novembre, torneranno a portare all’interno del bacino portuale tonnellate di posidonia. Circostanza che renderà impossibile i già difficili attracco e transito delle imbarcazioni dei pescatori e dei diportisti».

«La rimozione della posidonia – ha ricordato Ciminnisi – era stata convenuta proprio nel corso di un tavolo tecnico, come soluzione tampone, con la consapevolezza che solo più complessi e articolati lavori sull’intero bacino portuale e sui moli risolveranno il problema. È però indifferibile, nel frattempo, l’intervento urgente garantito cinque mesi fa ma ancora inattuato».

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