Sul futuro dell’ospedale Vittorio Emanuele di Castelvetrano si registra un importante cambio di rotta. Al contrario del progressivo impoverimento della offerta di assistenza sanitaria degli ultimi due anni, sembra che l’ASP di Trapani si stia muovendo per un potenziamento di alcuni reparti e strutture andando a modificare il precedente piano aziendale, in linea, per altro, con le garanzie di ordine politico che il presidente della Regione, Nello Musumeci, aveva dato all’indomani dell’incontro con i sindaci della Valle del Belìce.

Il dato emerge dalla recente conferenza dei sindaci, tenutasi lo scorso 11 ottobre. Dunque niente declassamento ma potenziamento. Dovrebbe arrivare una nuova unità diemodinamica, che eviterebbe alla popolazione belicina le trasferte presso l’ospedale di Sciacca; chirurgia dovrebbe divenire da Unità Operativa Complessa, la rianimazione sarà potenziata di ulteriori 6 posti letto; di potenziamento si parla anche per la Farmacia e forse per l’ortopedia.

Contro il depotenziamento dell’ospedale si è mosso negli ultimi tre anni il Comitato “Orgoglio castelvetranese” che ha attratto l’attenzione mediatica sul caso dell’ospedale, arrivando ad una raccolta delle schede elettorali, poi restituite ai cittadini, comunque facendo arrivare alle istituzioni la voce della popolazione della valle del Belìce. Lo stesso comitato ha anche chiesto, oltre al potenziamento dell’ospedale anche un cambio di denominazione. Non più Vittorio Emanuele II ma Ospedale Valle del Belìce. Su questo cambio di denominazione dovrebbe pronunciarsi la Regione, ma per il momento l’argomento è stato messo in stand by. Il potenziamento dell’offerta sanitaria rimane comunque il punto centrale della mobilitazione civica dei cittadini del Belìce.