Sono due le pec inviate ai Sindaci di Erice e Trapani, e per conoscenza al Prefetto Filippina Cocuzza, dal Presidente del “Consorzio Arenile lungomare Dante alighieri”, Vito Valenti, costituito tra tutte le attività turistico balneari che insistono sul litorale dei due territori. Nei giorni scorsi, dunque, gli operatori del settore hanno voluto rimarcare a Daniela Toscano ed a Giacomo Tranchida le criticità riscontrate la scorsa estate e chiedono di sedersi attorno ad un tavolo per non trovarsi impreparati la prossima stagione.

Il Consorzio dà anche dei suggerimenti ai primi cittadini. In particolare, recita la nota “sulla sicurezza” che “alla luce degli ultimi accadimenti connessi al traffico sul lungomare, ma anche dei più incresciosi atti di vandalismo e reati delinquenziali consumati a danno dei bagnanti sarebbe opportuno intensificare i controlli, soprattutto nelle ore pomeridiane, ritenendo che la massiccia presenza dei Vigili Urbani garantirebbe, non solo il traffico, ma anche la sicurezza sul litorale.”

La seconda pec, invece, riguarda le carenze sul servizio idrico. Un problema che da sempre grava sul territorio, ancor più nei mesi estivi, che diventa un notevole handicap per chi deve dare servizi al cittadino ed al turista. Per questo, Valenti, proprietario di uno dei più antichi lidi balneari del litorale, auspica “l’avvio di un funzionale servizio idrico e fognario per gli esercenti nelle more della prossima attività stagionale di balneazione.” Ed al riguardo, il Consorzio fa presente come “già nel maggio del 2017 l’amministrazione ericina era stata investita della problematica con una apposita istanza” che, tuttavia, era rimasta lettera morta.

Gli operatori sottolineano anche come sia di tutta “evidenza che questi servizi sono a carattere pubblico e non si può ipotizzare di demandare ancora ai singoli esercenti il sostenimento giornaliero di costi aggiuntivi per rendere fruibile la propria attività che impatta, sensibilmente, sul comparto economico produttivo dei due comuni. Insomma, un richiesta di ascolto che gli operatori che sperano possa quanto meno aprire un tavolo di confronto. Per tempo e far si che la prossima estate non ci si debba trovare, per l’ennesima volta, in una situazione francamente insostenibile, ancor prima che anacronistica, per chi vuol fare impresa e turismo.

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