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sabato, Maggio 18, 2024
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Omicidio Titone, al via il processo

Ha preso il via, dinnanzi alla Corte d’Assise di Trapani, il processo per l’omicidio del marsalese Antonino Titone, 60 anni, detto “U Baruni”. Sono stati ascoltati i vicini dei casa della vittima, due donne e un uomo.

Quest’ultimo è stato il primo ad intervenire dopo il delitto. Ai giudici ha raccontato di essere entrato a casa di Titone scavalcando il cancello dopo essere stato avvertito da una familiare e ha trovato il corpo senza vita. Le due donne, che abitano di fronte al luogo dell’omicidio, invece, non hanno visto invece il cadavere. Una delle due ha detto di avere sentito persone che si disperavano per strada.

L ’altra di avere visto di spalle due giovani che si allontanavano. Nella stessa udienza, i giudici hanno dato incarico ad un perito fonico di trascrivere le intercettazioni effettuate dagli investigatori. Il 4 dicembre dovrebbero essere ascoltati altri due vicini di casa, che potrebbero avere visto o udito qualcosa. Antonino Titone è stato ucciso a colpi di “piede di porco” all’interno della sua abitazione di via Nicolò Fabrizi, nella zona di “Porticella”.

Per il delitto, consumato nella tarda mattinata del 26 settembre 2022, alla sbarra Giovanni Parrinello, di 42 anni e la compagna Lara Scandaliato, di 30. I due imputati sono accusati anche di rapina, perché dopo l’omicidio si sono impossessati del portafogli dei Titone, dal quale il Parrinello, arrestato alcune ore dopo dai carabinieri, vantava un credito.

Pare, sia stata questa la causa scatenante del delitto. Fu la Scandaliato, lo stesso giorno dell’omicidio, interrogata dai carabinieri, ad accusare il compagno e a far ritrovare l’arma: un piccolo piede di porco con cui fu fracassato, con 27 colpi, il cranio della vittima. La donna aveva raccontato di aver aspettato fuori, mentre il compagno colpiva a morte Titone. Lo scorso 10 giugno, però, anche Scandaliato è finita in carcere. Gli investigatori, infatti, hanno scoperto che la donna non era fuori dall’abitazione ma avrebbe partecipato al delitto.

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