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domenica, Maggio 19, 2024
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Voto di scambio a Petrosino: due condanne

Si è concluso il processo di primo grado per la vicenda del voto di scambio alle ultime elezioni amministrative di Petrosino. Quindici anni di carcere per l’ex consigliere comunale Michele Buffa e il pregiudicato Marco Buffa, ritenuto vicino alle famiglie mafiose locali. La sentenza è stata emessa ieri sera dai giudici del tribunale di Marsala. Per Marco Buffa, nel marzo del 2023 era stato emesso un altro ordine di custodia cautelare in carcere.

Il politico si trovava invece ai domiciliari in seguito all’arresto avvenuto l’otto marzo del 2023. Le indagini furono condotte dai Carabinieri. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Marco Buffa, condannato per aver favorito in passato la latitanza degli allora vertici del mandamento mafioso di Mazara del Vallo e arrestato nell’operazione Hesperia, avrebbe procurato voti in favore dell’allora candidato comunale di Petrosino in cambio di soldi e della sua disponibilità a soddisfare le richieste di Cosa nostra.

Per gli inquirenti avrebbe svolto “una vera e propria campagna elettorale, anche accompagnando il politico, porta a porta, nelle case popolari, in cambio di denaro, della promessa di lavori socialmente utili per sé e per alcuni accoliti, nonché dell’assunzione di amici nell’azienda dove lavorava il candidato sponsorizzato”.

Michele Buffa alle ultime amministrative si era candidato con la lista civica Alternativa – Insieme per Petrosino, in quota Udc. Eletto con 196 voti, il politico si era dimesso dalla carica di consigliere subito dopo l’arresto. Il Pubblico ministero, Francesca Dessì, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto una condanna a quattordici anni di carcere per Marco Buffa e quindici per Michele Buffa difesi rispettivamente dagli avvocati Luisa Calamia e Nicola Clemenza.

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