Ancora lamentele sulla Segesta…

Questa volta riguardano il cartello degli orari delle corse dall'aeroporto di Punta Raisi a Trapani.

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Benvenuti al Sud! Così un passeggero, nei giorni scorsi, ha voluto ironizzare sulla propria pagina social mettendo all’indice la Segesta qualora un potenziale turista giunga sull’isola sbarcando all’aeroporto di Palermo. Per l’ennesima volta, checché ne dica l’Azienda, storia di ordinario disservizio. Al Falcone e Borsellino, da quando è scoppiata la pandemia, dopo la stagione estiva, la società di trasporti ha deciso di ridurre le corse da e per Trapani, comprensibilmente visto il netto calo di passeggeri e voli. Epperò, il cartello è rimasto lo stesso con i vecchi orari, così come confermatoci da chi viaggia spesso tramite lo scalo di Punta Raisi, seppur – ovviamente – sul sito la società abbia subito provveduto a darne comunicazione. Un impianto di metallo che già di per sé non è esattamente un bel vedere per la trascuratezza con cui è tenuto; inoltre, le corse stampate recitano, tutt’oggi, l’orario estivo. Come che sia, la nostra redazione ha chiesto lumi all’azienda da quando le cinque corse giornaliere per Trapani fossero operative. Dopo un certo tergiversare ci è stato risposto che, appunto, la riduzione è stata adottata, causa covid, subito dopo l’estate. Dunque l’autolinea non ha ritenuto neanche di procedere a questo irrisorio sforzo economico che sarebbe stato funzionale ai tanti – in particolare fra i più anziani – che non hanno un particolare feeling col web. Fatto di per sé già abbastanza deprecabile che sarebbe un biglietto da visita non esattamente da paese votato al turismo (in stagione o fuori stagione). Dopo qualche giorno, comunque, siamo andati a verificare sul posto, nonostante la foto alla nostra redazione fosse già eloquente. Sorpresa: sul cartello è spuntato adesso un foglio A4 con i nuovi orari attaccato con lo scotch. Che sia stata la nostra pec, magari che ha fatto match con qualche lamentela diretta, o altro a far smuovere le acque non lo sappiamo; fatto sta che la pezza è sembrata assai peggiore del buco. Un pezzo di carta, che fisiologicamente durerà “da Natale a Santo Stefano”, indicativo del riguardo – spiace dirlo ma sinceramente non troviamo termini più generosi…- che si ha verso un territorio che vive di turismo, lui si in competizione e non in regime di monopolio…,e che deve confrontarsi giornalmente con altri dove questi episodi marchiani sarebbero cerchiati con la matita blu da un qualsiasi turista sulle guide social di tutto il mondo. A maggior ragione lo farebbe se sbarcasse nella principale porta d’ingresso della Sicilia.